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Tutela delle minoranze e valori
Lettera al Dalai Lama
di Enrico Hell

Mi rivolgo a Sua Santità, il DALAI LAMA, guida spirituale e politica del popolo del Tibet, con profondo rispetto e partecipazione alle vicende del popolo Tibetano che chiede il riconoscimento dei suoi diritti politici e religiosi.

Sono il responsabile di una organizzazione di cittadini della provincia di Bolzano, denominata Genitori per il Bilinguismo, che ha alla propria base i valori di una società plurilingue, di una cultura della pace e della comprensione.

In questi giorni una delegazione guidata dal responsabile politico della provincia Autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder (Italia), sta rendendo omaggio a Sua Santità, il Dalai Lama.  Nel corso della visita a Sua Santitá, il Presidente Durnwalder illustrerà il modello dell’autonomia della provincia di Bolzano, che egli considera esportabile, con opportuni adattamenti, a tutte le situazioni nelle quali, come è il caso del Tibet, sia necessario tutelare la sopravvivenza di un popolo.  Il Presidente Durnwalder presenterà azioni concrete di solidarietà della provincia di Bolzano nei confronti del popolo tibetano. Molti prestigiosi esponenti politici italiani condividono l’opinione del Presidente Durnwalder sul fatto che il modello di autonomia della provincia di Bolzano sia esportabile nelle situazioni di conflitto fra popoli.

Anche la nostra Organizzazione condivide l’idea che l’autonomia della Provincia di Bolzano abbia prodotto buoni risultati.
Tuttavia vogliamo segnalare alla Santità Vostra che, in via generale e quindi anche in provincia di Bolzano, un modello formale non è sufficiente a risolvere i problemi, se non presta attenta considerazione ai valori. Senza valori, anche il miglior modello pensato per la risoluzione dei conflitti è una scatola vuota e, se risolve i problemi immediati, può non essere adatto ad affrontare i problemi del futuro.

Il valore che viene costantemente sottovalutato in provincia di Bolzano è quello fondamentale dell’incontro culturale dei diversi popoli, della conoscenza e dell’interscambio tra le diverse culture e i diversi gruppi linguistici, come premessa per realizzare la comprensione di punti di vista diversi.
Così in provincia di Bolzano il modello positivo della autonomia porta, nella sua applicazione concreta, alla costruzione di società separate e non comunicanti. Tanto più ci separeremo, tanto meglio ci comprenderemo nella stessa terra è lo slogan ancora attuale in provincia di Bolzano.

La nostra Organizzazione da molti anni chiede la costruzione di spazi di incontro tra i gruppi linguistici, in particolare la realizzazione di una scuola aperta a tutti, plurilingue e senza barriere culturali, ma questo ci viene costantemente negato.
Il Governo locale della Provincia di Bolzano sostiene apertamente la rigorosa separazione fra le scuole a seconda del gruppo linguistico di appartenenza degli alunni. Secondo la linea del Governo provinciale di Bolzano la lingua di insegnamento in una scuola non può essere in nessun caso la lingua di un altro gruppo. Scuole plurilingui, porterebbero, dal punto governativo, alla distruzione del modello autonomistico.

Dietro al modello che oggi è applicato nella provincia di Bolzano forse si nascondono i germi di un futuro senza comunicazione. Il modello senza valori della provincia di Bolzano costruisce società separate per ogni gruppo. E’ un modello che ha risolto molti problemi gravi ed immediati, ma che trascura i valori.
Come cittadino dell’Alto Adige, naturalmente mi auguro che la pace e la convivenza in provincia di Bolzano continuino ad essere garantite, ma non sono sicuro che il modello della provincia di Bolzano possa sopravvivere senza una attenta considerazione ai valori interculturali. 

Sono comunque certo che il popolo del Tibet saprà trovare la strada per la libertà con grande saggezza.

Con rispetto

Enrico Hell
Presidente Associazione Genitori per il Bilinguismo

Bolzano, 22 febbraio 2001