Genitori Info Eltern 2002

GENITORI INFO ELTERN 
Impressum
Periodico in rete: Direttore  Enrico Hell

No alla scuola plurilingue

(Ufficio Stampa Provincia di Bolzano) - Luis Durnwalder, il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, ha voluto prendere posizione sui temi "caldi" del dibattito politico in corso in Alto Adige, in particolare sul sistema scolastico

La
sua posizione su questi temi, secondo Durnwalder, sarebbe anche quella della stragrande maggioranza della Giunta provinciale Il presidente ha esitato a parlare di   azioni concentriche contro le norme autonomistiche e si è espresso dal suo punto di vista in difesa dell'articolo 19 dello Statuto di autonomia dall'ipotesi di scuola trilingue.

Durnwalder
soprattutto ha
ribadito il suo no al progetto dell'immersione "nelle forme in cui queste iniziative sono state proposte di recente dal mondo della scuola in lingua italiana. Vi alibera invece alle iniziative tese a migliorare l´apprendimento delle lingue ma restando sempre all'interno del vigente sistema scolastico." Si tratta, ha spiegato Durnwalder, di un modello scolastico sempre attuale e adeguato, che si sviluppa da una precisa esigenza: "Serve una buona scuola in lingua italiana, una altrettanto buona in lingua tedesca e un modello particolare per il gruppo ladino." Riguardo al dibattito in corso, Durnwalder ha dichiarato di avere la sensazione "che parlando di una terza via si voglia sviare l´attenzione dai veri problemi della scuola." In questo senso va anche l´invito del Presidente della Provincia alla Sovrintendente per la scuola in lingua italiana Bruna Rauzi ad "adoperarsi per risolvere i problemi reali che la scuola sta attraversando, e non ad aggirarli. Nelle scuole italiane si devono individuare forme più efficaci di insegnamento e di apprendimento del tedesco, cercando anzitutto di capire come e dove intervenire. Il discorso vale, in una certa misura anche per l´italiano nelle scuole tedesche."

Durnwalder ha ribadito la difesa del modello scolastico esistente
,
all'interno del quale si possono fare sperimentazioni, ma in termini di aumento delle ore di insegnamento della seconda lingua, di nuove didattiche, di maggiore preparazione dei docenti. È qui che si deve intervenire, secondo Durnwalder, senza spostare il problema e parlare d'altro, con proposte che significherebbero un attacco all'art. 19 e la morte per la minoranza tedesca.  Il presidente ha poi aggiunto che la scuola trilingue attende i ragazzi dopo la maturità, quando questi "avranno radicato la conoscenza della propria lingua e della propria cultura." Durnwalder non ha escluso invece la possibilità di "un approccio linguistico nelle scuole materne, con insegnanti di appoggio che possano sensibilizzare i bambini verso l'altra lingua" e ha ricordato le molte occasioni extrascolastiche per imparare la seconda lingua, come gli scambi di ospitalità nelle famiglie, i tirocini estivi nelle aziende, le collaborazioni all'interno dell'Euregio. "Ma tutto questo va fatto dentro l´art. 19 e l'attuale sistema", ha ribadito infine Durnwalder ricordando però che vi possono essere forme diverse di insegnamento di entrambe le lingue locali, sul modello ladino, per i figli dei cittadini extracomunitari.

Bolzano, 20 maggio 2002