Genitori Info Eltern 2002

GEBI 
Genitori Info Eltern
Periodico in rete: Direttore  Enrico Hell


La norma di attuazione proposta dai genitori nel 1996

La delibera della provincia che vieta la compresenza fra insegnanti di lingua diversa

La lettera a Prodi del 1996

Diecimila firme congelate

 

Scuole plurilingui e immersione in Alto Adige
Lettera aperta dei Genitori per il Bilinguismo a Letizia Moratti

Con questa lettera aperta, i Genitori per il Bilinguismo di Bolzano si rivolgono direttamente al Ministro della Istruzione, per rappresentare un problema di fondo della scuola dell’Alto Adige, quello dell’apprendimento delle lingue.

L’Alto Adige è provincia in cui si parlano due lingue, l’Italiano e il Tedesco. Nonostante ciò il sistema scolastico dell’Alto Adige non valorizza il plurilinguismo e prevede scuole rigorosamente separate per lingua: scuole italiane per gli Italiani e scuole tedesche per chi parla Tedesco in famiglia.

Ma in provincia di Bolzano l’apprendimento della seconda lingua costituisce un problema gravoso per tutti, anche se in primo luogo per le persone di madrelingua italiana alle prese con l’apprendimento del Tedesco.

Succede che, nonostante anni e anni di studio del tedesco, gli studenti di lingua italiana non riescano a conseguire una preparazione sufficiente. Parallelamente anche nelle scuole tedesche l’apprendimento della seconda lingua italiana è sempre più problematico, e problematici sono i riflessi di questa situazione sul mondo del lavoro che richiede il bilinguismo.

La proposta che, pur partendo da situazioni diverse, molti gruppi di genitori concordemente avanzano è l’istituzione di una scuola plurilingue in Alto Adige. Non solo le famiglie, ma anche gli studenti sostengono l’uso veicolare delle lingue, la lingua tedesca e la lingua italiana, secondo il modello dell’ immersione linguistica. Tutte le lingue potrebbero essere apprese in modo naturale se fossero usate nelle materie insegnate in una scuola plurilingue. Ma è anche convinzione diffusa che si potrebbe partire subito, semplicemente cominciando a insegnare nelle scuole monolingui almeno qualche materia nell’altra lingua. Per esempio si potrebbero svolgere lezioni di geografia o di storia o di qualche altra materia direttamente in lingua seconda e qualche altra materia potrebbe essere svolta in inglese in tutte le scuole dell’Alto Adige.

Tuttavia tali iniziative, assieme ad altre volte a favorire l’ incontro e il contatto fra ragazzi dei due gruppi italiano e tedesco, non hanno mai trovato l’ appoggio della Giunta provinciale di Bolzano, che, anzi, ostacola ogni innovazione nel settore, adducendo presunte incompatibilità con l’ articolo 19 dello Statuto di autonomia per la regione Trentino Alto Adige. In tal modo la Giunta provinciale di Bolzano, invece che proiettare la scuola della nostra provincia in Europa, la lega a una concezione vecchia, ideologica e etnica della didattica.

Emblematica in tal senso è una ormai storica deliberazione della Giunta provinciale, di cui abbiamo chiesto inutilmente la revoca, la deliberazione n 380 del 5 febbraio 1996, che vieta addirittura qualsiasi forma di compresenza fra insegnanti di madrelingua italiana e tedesca in una stessa classe, come se l’uso di più lingue a scuola fosse contaminazione e non arricchimento.

L'Associazione ha,a suo tempo, chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri e agli allora Ministri della Pubblica Istruzione e delle Regioni di provvedere con urgenza ad emanare una specifica norma di attuazione in materia di insegnamento della seconda lingua nelle scuole della provincia di Bolzano e allo scopo abbiamo a suo tempo sottoposto alla loro  attenzione e a quella dei Presidenti della Commissione dei SEI e della Giunta provinciale di Bolzano, il testo di una petizione popolare e che ha raccolto piu’ di diecimila firme da parte di cittadini di lingua italiana e tedesca della provincia di Bolzano. Ma senza risultato.

Quello che ora l'Associazione chiede al Ministro è che all’interno del disegno di legge di delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale venga prevista la possibilità di istituire scuole plurilingue in Alto Adige. Sicuramente le scuole plurilingue sono necessarie in Alto Adige, probabilmente tali scuole sarebbero innovative anche in tutta Italia.

Bolzano, 25 aprile 2002