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Periodico in rete: Direttore  Enrico Hell

RASSEGNA STAMPA - Il Mattino 2.giugno 2002


Il convegno

 

«Gruppi etnici in pace ma separati»
Dieci anni dalla chiusura del Pacchetto, l´intervento del politologo austriaco Pelinka: è il frutto della democrazia consociativa
Il convegno

Il politologo austriaco Anton Pelinka al convegno promosso dalla presidenza del consiglio provinciale.

Il metodo del consenso, quale fondamento dell´autonomia altoatesina, avrà anche evitato i conflitti fra i gruppi etnici conosciuti da altre regioni d´Europa, ma è pure all´origine della separazione etnica. Anton Pelinka, politologo dell´Istituto per la ricerca sui conflitti di Vienna, ribadisce una tesi a lui cara davanti alla platea del convegno promosso dalla presidenza del consiglio provinciale a dieci anni dalla chiusura della controversia internazionale fra Italia e Austria.
Quello altoatesino, spiega Pelinka, è il classico esempio di «democrazia consociativa o consensuale» che «riduce l´aspetto della competizione e sottolinea invece quello della cooperazione». Paradossalmente, però, proprio questa caratteristica del «sistema Alto Adige», anziché spingere verso l´integrazione, alimenta la «frammentazione etnica».
«Il modello della democrazia consociativa - spiega ancora Pelinka - elimina quasi completamente la contrapposizione tra maggioranza e minoranza, contrapposizione che è invece sostanziale nella democrazia maggioritaria». Il potere politico, quindi, viene ripartito solo in parte in base ai risultati elettorali: «La divisione del potere nei settori principali viene concordata a prescindere dagli effettivi risultati elettorali».
Presupposto di questo modello - aggiunge il politologo austriaco - è che «tra i gruppi etnici dell´Alto Adige esiste e continuerà ad esistere una profonda frammentazione». L´obiettivo del modello consociativo, quindi, non è l´integrazione fra i gruppi diversi, ma «garantire la pace sociale mantenendo la frammentazione».
Secondo Pelinka è lo stesso potere politico che, in Alto Adige, «tende a mantenere la separazione» creando così, nella società locale, una situazione da «convivenza fra separati».
Un indicatore del «grado di frammentazione» della società altoatesina sono i mezzi di informazione.
«Non esiste - osserva Pelinka - un sistema d´informazione interetnico. Il gruppo tedesco consuma i propri messi d´informazione che, di fatto, si rivolgono solo a tale gruppo e il gruppo italiano fa altrettanto». Proprio la convivenza di due «sistemi d´informazione separati» conferma, secondo il politologo austriaco, la sua tesi: «La democrazia consociativa secondo il modello autonomistico altoatesino contribuisce al raggiungimento di una pace etnica, ma tende al contempo a rafforzare la frammentazione etnica».

Il Mattino 2.giugno 2002