Il sistema catalano

Lo Statuto di autonomia della Catalogna pone una distinzione che in Alto Adige/ST non esiste e cioè fra lingue ufficiali da una parte e lingua propria della regione dall’altra.

ARTICLE 6. CATALONIA’S OWN LANGUAGE AND OFFICIAL LANGUAGES1. Catalonia’s own language is Catalan. As such, Catalan is the language of normal and preferential use in Public Administration bodies and in the public media of Catalonia, and is also the language of normal use for teaching and learning in the education system.
2. Catalan is the official language of Catalonia, together with Castilian, the official language of the Spanish State. All persons have the right to use the two official languages and citizens of Catalonia have the right and the duty to know them. The public authorities of Catalonia shall establish the necessary measures to enable the exercise of these rights and the fulfilment of this duty. In keeping with the provisions of Article 32, there shall be no discrimination on the basis of use of either of the two languages.

Non so se in altre parti d’Europa sia stato posto il medesimo problema di individuare la lingua propria di un territorio. In Alto Adige/ST le cose non stanno certo cosi’, nessuno ha mai detto che c’e una lingua propria della provincia e poi ci sono tre lingue ufficiali (italiano tedesco e ladino), almeno cosi’ non è scritto nel nostro Statuto di autonomia. Bolzano continua a considerare la lingua come propria di ogni singola persona, non come propria di un territorio (sempre che la questione toponomastica attuale della restituzione dei nomi dei luoghi alla lingua originale, non nasconda una tendenza “catalana” latente anche in Alto Adige).

Una volta individuata la lingua propria della Catalogna, lo statuto di autonomia conseguentemente dice che il catalano è anche the language of normal use for teaching and learning in the education system.

Dunque, mentre a Bolzano c’e’ una scuola per ogni lingua ufficiale, a Barcellona c’e’ una scuola sola, quella che usa il catalano, la lingua propria della Catalogna, e questa scuola si chiama scuola catalana.

I bambini che parlano solo castigliano in famiglia entrano in questo sistema scolastico (non ci sono scuole castigliane) e vengono inseriti in un programmma di immersione linguistica in cui non viene pero’ trascurato il fatto che essi non dovranno perdere le competenze nel castigliano. Questo si realizza, prevedendo l’uso anche del castigliano a scuola, uso sempre piu’ massiccio nei gradi piu’ elevati di istruzione.

4 Responses to “Il sistema catalano”

  1. enrico Says:

    Un augurio a chi legge di Buon natale, parto per un breve periodo di vacanza anch’io.

    Enrico

  2. pérvasion Says:

    Es freut mich sehr, dass hier der katalanische Ansatz analysiert wird, der auch meines Erachtens eine Vorbildfunktion für unser Land haben könnte, um den gesellschaftlichen Zusammenhalt unabhängig der »Sprachgruppe« zu fördern.

  3. Brennerbasisdemokratie. » Blog Archiv » Unser Spielraum. Says:

    […] Wie zur Zeit zwischen Enrico Hell (Eltern für Zweisprachigkeit) und mir bei SegnaVia, ist es in Südtirol nicht zufällig seit langem Tradition, sich über ein besseres, inklusivistisches Schulmodell gedanken zu machen – das zum einen die Mehrsprachigkeit fördert und zum anderen die Aufsplitterung der Gesellschaft in »Sprachgruppen« unterbinden soll. Auf für mich überraschende Weise konnten wir uns sehr schnell darauf einigen, dass das von mir favorisierte katalanische Modell mit seiner »Landessprache« (llengue pròpia) ein brauchbares Vorbild für unser Land sein könnte. In Katalonien wirkt die Schule Wunder, was die Integration von Katalanen beider Zungen, Zuwanderern aus anderen Regionen und Immigranten in die Gesellschaft und Sprachgemeinschaft des Landes betrifft. Enrico Hell hat gestern eine kurze, aber prägnante Beschreibung dieses Systems auf seinem Blog veröffentlicht. […]

  4. Brennerbasisdemokratie. » Blog Archiv » Zweifelhafte Ehre. (Modellautonomie III) Says:

    […] Siehe auch: Il sistema catalano. […]