La scuola bilingue nei programmi di Giunta

Dopo le elezioni a Bolzano si lavora per la formazione della Giunta provinciale che governerà la provincia per i prossimi cinque anni.

In un articolo del quotidiano Ato Adige di lunedì 1 dicembre 2008 trovo un interessante spunto sull’importanza della definizione di un programma di coalizione chiaro e trasparente.

Sul tema del bilinguismo e della scuola nelle ultime tre legislature i programmi di Giunta sono stati sempre del tutto generici e di difficile letttura. Di conseguenza poi nessuno è riuscito a realizzare molto.

L’auspicio di Elena Artioli, neoletta consigliere provinciale a Bolzano, ad un programma chiaro su questa tematica è quindi del tutto appropriato.

Elena Artioli
BOLZANO. «La Svp vorrebbe avere la botte piena e la moglie ubriaca, ma noi non ci stiamo. Se come pare ormai chiaro Durnwalder preferisce fare la giunta con il Pd, noi potremmo accettare la vicepresidenza del consiglio provinciale, però sia chiaro che non siamo disposti a firmare alcun accordo. Vogliamo avere le mani libere». Elena Artioli, consigliere della Lega, non si fa illusioni: le trattative per la nuova giunta continuano, ma i giochi, a suo dire, sono già fatti.
In realtà, sia il presidente Luis Durnwalder che l’Obmann della Volkspartei Elmar Pichler Rolle prendono tempo e assicurano che non c’è ancora nulla di deciso. «La partita - dice Durnwalder - è più che mai aperta: domani (oggi, ndr) alle 14.30 abbiamo in agenda un incontro con il Pdl; poi c’è il direttivo della Svp in via Brennero. Nel frattempo continua la trattativa con Pd e Lega: con entrambi i partiti ci sono delle visioni comuni».
Anche l’Obmann Pichler Rolle insiste su questo aspetto: «Sia la Lega che il Pd dicono di essere interessati a fare la giunta con la Svp e per noi vale lo stesso discorso: il problema è che loro non vogliono saperne di entrare assieme nella stessa coalizione. Comunque, non abbiamo ancora abbandonato tutte le speranze, anche perché a noi interesserebbe avere un collegamento forte con il governo di Roma».
Dopo un mese di trattative il nodo insormontabile resta quello iniziale rappresentato dai veti reciproci.
«Però forse - spera l’Obmann - qualche spiraglio c’è ancora, visto che dobbiamo cominciare a discutere di programma».
Invece per Elena Artioli, quando si parlerà di programma, di possibilità ce ne saranno ancora meno.
Lei, l’ex consigliera comunale della Svp, paladina delle istanze dei mistilingue, l’aveva detto subito dopo l’elezione che ci teneva ad entrare in giunta e aveva già le idee chiare sulle competenze: la scuola. «L’ho ripetuto anche a Durnwalder che però non volendo una rompiscatole in giunta, ha già deciso di imbarcare i due consiglieri del Pd. Ovviamente, le trattative continuano e noi non rinunciamo certo a fare la nostra parte, ma sappiamo che non ci sono spazi».
Rimpianti?
«All’inizio sì, adesso no».
Perché cos’è cambiato?
«Non è cambiato nulla - spiega la consigliera leghista - semplicemente, vedendo cosa contiene la prima bozza di programma messa a punto dalla Svp, sono contenta di non entrare in giunta. C’è la toponomastica e neppure un accenno all’apprendimento linguistico né, tanto meno, al tema dei mistilingue. A questo punto è meglio che in giunta vadano i consiglieri del Pd, per me che ho fatto di quei temi i miei cavalli di battaglia sarebbe un suicidio politico».
Salvo colpi di scena dell’ultima ora, la cosa più probabile è che Artioli diventi vicepresidente del consiglio provinciale, carica ricoperta pro tempore dalla consigliera del Pd Barbara Repetto.
Durnwalder però, non potendo avere in giunta il Carroccio, vorrebbe che la rappresentante leghista non si limitasse ad interpretare quel ruolo solo in chiave istituzionale. Per questo punta ad ottenere dalla Lega un appoggio esterno da sancire con un accordo ad hoc, sottoscritto dalle parti.
Ma la consigliera risponde picche. «O entriamo in giunta o stiamo fuori e ricopriamo la carica di vicepresidente senza però impegnarsi in alcun modo. Noi non firmiamo nulla e di volta in volta decideremo se votare a favore o contro. Ma non possiamo assolutamente legarci le mani per far piacere a Durnwalder che, a mio avviso sbagliando, riproporrà una giunta fotocopia per quel che riguarda la Svp e poi imbarcherà i due consiglieri del Pd. Lo ripeto: si tratta ancora ma i giochi ormai sono fatti. Durnwalder ha deciso».
Gli incontri, iniziati dopo le elezioni di fine novembre, continuano dunque ancora, però giunti a questo punto, in casa Svp c’è la volontà di stringere i tempi: «L’obiettivo è fare la giunta prima di Natale - promette Durnwalder -: il consiglio potrebbe riunirsi il 16 dicembre per votare la squadra che governerà la Provincia per i prossimi cinque anni».

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