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Per una nuova politica linguistica |
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Archivio 2000 Un programma di Immersione linguistica Ai direttori di scuola materna Un grazie alle famiglie Un grazie alle autorita' |
di Gianni Frezzato
In questi ultimi tempi dal mondo economico locale sono arrivati chiari segnali: la globalizzazione dei mercati in economia e la costruzione dell’unità europea in politica ci impongono di affrontare il futuro in un’ottica nuova, che vada oltre i ristretti confini locali. Condizione indispensabile per poter comunicare nella moderna realtà politico - economica è la conoscenza di più lingue e non a caso il Ministro Berlinguer ha proposto l’introduzione in tutte le scuole d’Italia dell’insegnamento di almeno due lingue straniere con metodi nuovi. Purtroppo nella nostra provincia, ove non da oggi convivono tre diversi gruppi linguistici in un contesto politico e socioeconomico caratterizzato da un’autonomia avanzata e dove la vocazione plurilingue dovrebbe essere una cosa scontata, non esiste una politica linguistica. L’autonomia della ricerca, della sperimentazione, del poter fare si scontra con i politici fautori dell’autonomia del divieto. L’insegnamento precoce delle lingue straniere nelle scuole materne viene ostacolato, mentre vengono ridotti i contributi per le attività in seconda lingua gestite dalla nostra Associazione. E’ ora di cambiare! Il bilinguismo non è una penitenza ma un’occasione d’oro, una esigenza morale, culturale ed economica (soprattutto delle nuove generazioni), che ci consente di comunicare con più di 150 milioni di persone! Chi ha l’ambizione di governare deve perciò promuovere una politica linguistica fondata sulla conoscenza di più idiomi e realizzare, come sostiene J. Lang, ex ministro della cultura francese, un autentico plurilinguismo europeo. Nella proposta di riforma del sistema scolastico nazionale si parla sia di decentramento che di autonomia. Decentramento significa trasferimento del potere decisionale a livello locale. Autonomia significa maggiori responsabilità alle scuole nella definizione dei loro obbiettivi e nelle modalità di attuazione. Così lo sviluppo dell’autonomia scolastica implica la partecipazione di studenti e genitori alla vita della scuola e ai processi decisionali. Decentramento e autonomia sono strumenti che permettono di dare attuazione a un programma di immersione linguistica che accompagni i nostri figli dalle scuole materne all’università mediante:
Queste le condizioni fondamentali di una nuova politica linguistica nella nostra provincia, che permetterà di dare ai nostri figli un’educazione europea, che li renderà più sicuri nelle loro scelte e consapevoli delle opportunità offerte dalla nostra terra. Gianni Frezzato |