Genitori Info Eltern
novembre 1998

  

Per una nuova politica linguistica

Genitori per il bilinguismo

Archivio

1998

1999

2000

2001

2002

2003

Redazione


Sommario 1998

Editoriale

Un programma di Immersione linguistica
di Enrico Hell

Ai direttori di scuola materna
di Luigi Cigolla

Un grazie alle famiglie
di Nadia Mazardis

Un grazie alle autorita'
di Giancarlo Bottonelli

Attivita' in seconda lingua alle scuole materne

di Gianni Frezzato

 

In questi ultimi tempi dal mondo economico locale sono arrivati chiari segnali: la globalizzazione dei mercati in economia e la costruzione dell’unità europea in politica ci impongono di affrontare il futuro in un’ottica nuova, che vada oltre i ristretti confini locali.

Condizione indispensabile per poter comunicare nella moderna realtà politico - economica è la conoscenza di più lingue e non a caso il Ministro Berlinguer ha proposto l’introduzione in tutte le scuole d’Italia dell’insegnamento di almeno due lingue straniere con metodi nuovi.

Purtroppo nella nostra provincia, ove non da oggi convivono tre diversi gruppi linguistici in un contesto politico e socioeconomico caratterizzato da un’autonomia avanzata e dove la vocazione plurilingue dovrebbe essere una cosa scontata, non esiste una politica linguistica. L’autonomia della ricerca, della sperimentazione, del poter fare si scontra con i politici fautori dell’autonomia del divieto. L’insegnamento precoce delle lingue straniere nelle scuole materne viene ostacolato, mentre vengono ridotti i contributi per le attività in seconda lingua gestite dalla nostra Associazione.

E’ ora di cambiare! Il bilinguismo non è una penitenza ma un’occasione d’oro, una esigenza morale, culturale ed economica (soprattutto delle nuove generazioni), che ci consente di comunicare con più di 150 milioni di persone! Chi ha l’ambizione di governare deve perciò promuovere una politica linguistica fondata sulla conoscenza di più idiomi e realizzare, come sostiene J. Lang, ex ministro della cultura francese, un autentico plurilinguismo europeo. Nella proposta di riforma del sistema scolastico nazionale si parla sia di decentramento che di autonomia. Decentramento significa trasferimento del potere decisionale a livello locale. Autonomia significa maggiori responsabilità alle scuole nella definizione dei loro obbiettivi e nelle modalità di attuazione. Così lo sviluppo dell’autonomia scolastica implica la partecipazione di studenti e genitori alla vita della scuola e ai processi decisionali. Decentramento e autonomia sono strumenti che permettono di dare attuazione a un programma di immersione linguistica che accompagni i nostri figli dalle scuole materne all’università mediante:

  • l’acquisizione precoce del tedesco nelle materne attraverso la sperimentazione privata gestita dalla nostra Associazione e quella pubblica, tanto annunciata ma non ancora attuata. Quest’ultima con funzioni di raccordo sia con quella privata che con l’attività in seconda lingua della scuola elementare;

  • l’apprendimento intensivo e pluridisciplinare della seconda lingua nella scuola dell’obbligo, dove alcune materie dovranno essere insegnate in seconda lingua;

  • l’utilizzazione di una terza lingua veicolare nelle scuole secondarie;

  • esami di maturità che valorizzino la conoscenza di tre o più lingue vive; la terza prova di maturità deve essere pluridisciplinare e interdisciplinare, anche sotto l’aspetto linguistico, come momento conclusivo di un percorso, e non più sentita come imposizione;

  • la creazione di un sistema internazionale di scambi fra insegnanti e la nascita di un nuovo profilo professionale: l’insegnante di immersione linguistica. Un compito per la neonata Università;

  • la relazione annuale sullo stato del multilinguismo della popolazione da parte di ciascun Assessore all’istruzione e la creazione di una Ripartizione per le politiche linguistiche.

Queste le condizioni fondamentali di una nuova politica linguistica nella nostra provincia, che permetterà di dare ai nostri figli un’educazione europea, che li renderà più sicuri nelle loro scelte e consapevoli delle opportunità offerte dalla nostra terra.

Gianni Frezzato