Gli insegnanti di Chiusa: no all'inglese a scapito di tedesco e italiano
rassegna stampa / Alto Adige - 29/02/2004
 


Arriva l’inglese a scapito di italiano e tedesco

In questi ultimi giorni si fa ancora un gran parlare della sentenza del
consiglio di stato che ha bocciato l’insegnamento dell’italiano sin dalla prima
classe della scuola elementare in lingua tedesca.
È ovvio che per noi, insegnanti di italiano nella scuola media tedesca,
questa bocciatura rappresenti un passo indietro nell’apprendimento precoce
della L2 e non possiamo che essere felici che la stragrande maggioranza delle
famiglie di lingua tedesca abbia scelto per i propri figli di proseguire,
stavolta in maniera facoltativa, con l’italiano in prima elementare.
Queste famiglie hanno dato la risposta più intelligente e piena di sensibilità
culturale che ci si potesse attendere.
Quello che ci chiediamo è allora perché con una mano si dia e con l’altra si tolga.
Ci chiediamo perché, se è vero che la conoscenza della lingua italiana è considerata
così importante, si sia scelto di togliere proprio un’ora di italiano (e di tedesco)
per introdurre lo studio dell’inglese nella scuola media tedesca.
Infatti è giusto che la gente sappia che in questi ultimi anni si è assistito
alla caduta di un’ora settimanale di italiano (e di tedesco) sia nella seconda
media che nella terza; è giusto che si sappia che dall’anno prossimo, sempre
per far posto all’inglese, verrà tolta un’ora di italiano (e di tedesco)
anche dalla prima classe.
E’ giusto che si sappia anche che, fra le altre opzioni, è allo stato studio
della giunta provinciale quella di assegnare una classe in più agli insegnanti
di L2 (e di L1).
Già oggi col progressivo taglio delle ore di insegnamento siamo stati costretti
a cancellare quasi totalmente le attività ludiche e parte dei contenuti di grammatica.
Domani, se ci sarà data una classe in più, dovremo cancellare anche quelle
attività che in questi anni di provincializzazione avevano dato importanti
risultati, quali la compresenza, corsi, individualizzati e non, di recupero,
divisioni delle classi per livelli di interesse, progetti di lingua due eccetera.
Ci sembra che tali scelte non operino in favore dello scolaro e della sua
formazione linguistico-comunicativa; ci chiediamo perché siano state proprio
la L1 e la L2 le discipline destinate a pagare il prezzo più alto, invece di
operare una giusta divisione dei tagli delle ore, coinvolgendo anche altre materie.
Ci chiediamo perché ogni volta che si parla del minore livello
di apprendimento della L2, siano sempre gli insegnanti a essere tirati in
ballo: “la colpa è loro”.
È la giustificazione più semplice, ma anche francamente la meno attendibile.
Non è infatti colpa nostra se ci vengono tolte ore, se non è possibile per
questo insegnare come prima, se dobbiamo tagliare parti e attività dalla nostra
didattica per mancanza di tempo.

Insegnanti di italiano presso la scuola media in lingua tedesca CHIUSA


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